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Prof. Vittorio Marchi

 

 

Vittorio Marchi, insegnante di Fisica e ricercatore, è nato a Roma il 30 luglio 1938. Negli anni della sua maturità, 1968, è stato compagno di studi e di stanza di Enrico Fermi, che gli sottopose i suoi studi sulla relatività alla Normale di Pisa. E’ stata la svolta della sua vita, il cui “cursus honorum” ha preso una direzione extra-accademica. Egli è stato infatti spettatore di fenomeni, che lo hanno reso responsabile dello sviluppo, della diffusione e della comunicazione delle potenzialità della macchina umana; capacità che sono di gran lunga superiori a quelle delle macchine, pur fantastiche, dell’attuale tecnologia moderna. Da molti anni ha orientato i suoi studi e le sue indagini scientifiche verso il tema dello spirito, oggetto di discussione delle sue numerose pubblicazioni e dei suoi frequenti incontri con autorevoli personalità del mondo delle scienze e della cultura. Per Macro Edizioni ha pubblicato L’Uno detto Dio e La scienza dell’Uno.


 

Il Dio di domani è "UNO"

 

 

IL LIBRO “L’ UNO DETTO DIO

 

Tutte le grandi verità iniziano con una idea blasfema” ( George Bernard Shaw ). E l’ idea dell’ UNO è una di queste, anzi è l’ IDEA eretica per eccellenza. Un’ idea che riaffiora oggi come idea portante della conoscenza , un’ idea che ha ispirato la mia amica, Gabriella LAVORGNA ad organizzare questo meeting e a dargli il target del percorso verso L’ UNO.

Bene. Diceva Rudyad Kipling: attenzione però, perché “lungo è il cammino che porta ai piedi dell’ UNO”.

Ho preso appunti e ho voluto tradurlo in un libro che uscirà forse a dicembre 2005 con il titolo di “L’ UNO detto Dio”, edito dalla MACROEDIZIONI.

 

STORIA DELL’ UNO

 

Quanti lo hanno identificato! Thoth ( prima del diluvio ), Ermete Trismegisto ( dopo il diluvio ), Enoch ( 4100 AC ), Sargon (Melchisedeck ) ( 3760 AC ) Amenophi IV (Akhenaton, faraone = ciò che diventerete”) (1378 AC ), Orfeo, Pitagora (569 AC), Socrate ( 469 AC ), Platone ( 428 AC ), Plotino (205 DC), San Francesco d’ Assisi ( 1200 DC), Marsilio Ficino ( 1433 DC), Teofrasio PARACELSO (1500 DC) ( “Omnia una creata sunt, Macrocosmos et homo unum sunt” ) ,Giordano BRUNO ( 1600 DC). “Esiste una sola forza (“anfitrite”), una sola luce che unisce tutti i mondi e li rende vivi”, SPINOZA detto BARUCH ( il grande maledetto eretico che voleva liberare l’ uomo dai miti religiosi, reietto dalla sua comunità ebraica ). E poi Rhama, Krishna, Lao Tsè, ( “Ho conosciuto l’ universo ed il mondo senza lasciare la mia casa”), i Veda, i Vedanta, l’ Upanishad, e naturalmente Gesù (“ Io ed il Padre siano UNO, Chi vede me vede il Padre” ), etc.

 

LE RELIGIONI E L’ EVOLUZIONISMO

Il grande equivoco sono le religioni monoteiste, in realtà monolatriche che generano il dualismo, cioè le due ingannevoli correnti di pensiero: il creazionismo ( Dio e l’ uomo, la Bibbia) e

l’ evoluzionismo ( dio e la scimmia, Darwin, nonché il caso ). Tertium non datur: Il monismo organicistico secondo il quale tutto è essente, univivente.

Proibito! Spacciato per panteismo nell’ accezione moderna della scandalosa identificazione di Dio con la materia inerte, non ci si rende conto che invece , pensarlo così, si va in contraddizione con l’ etimo dello stesso termine ( pan = tutto e theos=divino ).

La verità invece è quella che sta tutta in una proporzione: il politeismo sta al monoteismo come il monoteismo sta al monismo.

 

IL DUALISMO E L’ IMPERO

Il dualismo è la piaga, il virus, il baco che infetta l’ umanità e che la sta portando all’ autodistruzione. E’ il tossico che ha prodotto nei millenni il micidiale veleno della fraudolenta intermediazione: la divisione utile agli intermediari dell’ “impero”, della “macchina”, del sistema basato sul “divide et impera”, organico alla propria auto-conservazione.

Attenzione però, perché l’ “impero” non è un uomo, né un gruppo di uomini, (cosa che generalmente si pensa e di cui si è profondamente convinti ). E’ un “programma intelligente” , inserito nel cervello umano, come fosse un micro-chip, in modo che la mente ne risulti polarizzata per via genetica e culturale.

( Oggi questo schema lo si usa con le armi ultrafisiche create per la manipolazione del pensiero, detta “mind control”, come si vedrà oltre ).

E’ il dualismo che divide l’ oggetto dal soggetto ( realtà negata oggi come non mai persino dalla fisica quantistica, come si vedrà oltre ) e rende il secondo schiavo del primo.

E’ il dualismo dell’ impero che crea gli “esperti”, cioè gli “agenti speciali”, che attribuiscono sempre agli altri i disastri della realtà esistente. ( Ved. le attuali catastrofi ambientali ).

 

GLI INTERMEDIARI FRAUDOLENTI

E’il dualismo che crea le organizzazioni e le istituzioni utili agli intermediari per conservare i propri privilegi: per questo tra Dio e gli uomini ci sono le religioni ( le chiese ), tra la conoscenza ( scienza ) e la vera realtà ( sapienza ) ci sono le scuole e le accademie ortodosse, tra l’ essere umano ed il suo corpo ci sono le medicine ed i farmaci ( ospedali e cliniche ), tra individui e collettività ci sono i politici, i governanti ed i media, tra la presunta morte e la vita ci sono i vari CICAP, tra l’ inconscio ed il conscio c’ è il subconscio, tra i vivi ed i morti ci sono i becchini dei camposanti e tra il cielo e la terra ci sono gli angeli del paradiso o i diavoli dell’ inferno.

Tutti questi fraudolenti intermediari hanno usurpato la capacità dell’ umanità ( Adamo ) di essere in armonia e/o comunione con il proprio ESSERE TOTALE, detto Dio, cioè con il proprio SE’, poiché la spiritualità è sperimentazione e non passiva obbedienza a qualsiasi regola dettata per sacra o somma autorizzazione di una struttura laica o non laica. Il gioco che per millenni ha dominato tutta la storia umana e che ha avuto per arbitro l’ “Imperatore” con la sua roccaforte costruita sulle due traballanti torri della scienza e della religione sta per finire.

 

L’ EDUCAZIONE DUALISTICA

E sta per crollare anche la cinica, dualistica educazione, messa in piedi per millenni dall’ imperatore grazie alla menzogna che ci sia un “altro”, che sia il “nemico”, per mascherare le proprie brame di possesso e per mimetizzare le proprie responsabilità nell’ avere ingenerato secolari conflitti, guerre, massacri, corruzione, crimini, scandali, pericoli, disastri, armi, droghe, commercio d’ organi e quanto altro.

L’ imperatore è maestro nell’ arte di nascondere il risveglio della coscienza dell’ UNO, ne ha il terrore perché sa che questa è la sua fine ( al più differibile, ma non evitabile ).

 

 

LA PAROLA D’ ORDINE:

SALVARE LA TERRA

 

E’ abilissimo a concentrare l’ attenzione dei suoi milioni e milioni di sudditi ( miliardi di Adamo ) sul novello grido di dolore che sale dal suo regno: “Bisogna salvare la Terra”.

Altra diabolica menzogna, dal momento che la Terra e l’ uomo non sono due, bensì UNO. Bisogna invece salvare la mente dell’ uomo, la sua coscienza perché è quella che genera l’ esperienza.

La Terra non ha problemi e anche nella peggiore e più catastrofica delle ipotesi di un suo sconvolgimento globale, dissesti ambientali, incendi, terremoti, esplosioni nucleari, eruzioni vulcaniche, avvelenamenti chimici, contaminazioni batteriologiche, impazzimenti climatici, si tratta per lei di riprendere il suo ciclo o processo evolutivo in funzione di quelle che sono le sue eterne caratteristiche: funzionalità, stabilità e adattabilità.

La Terra non si lascerà distruggere da quella microflora batterica che è per lei l’ umanità, diretta da una intelligenza allucinata, in preda alla follia.

 

I PROBLEMI DELL’ UOMO:

LA DIPENDENZA DALL’ IMPERATORE

 

I problemi invece sono tutti dell’ uomo, se ci tiene a conservare la sua attuale forma antropica, ma ciò implica un “salto quantico” della coscienza che dà realtà alla virtualità (Matrix).

Richiede di smettere di credere a tutto, pur di non scoprire SE STESSO e di cessare di credersi dipendente dall’ imperatore, mentre invece lo mantiene con la sua richiesta di protezione e di salvezza da inesistenti minacce.

Deve smettere di immaginare intimidazioni che, ossessionato dalla paura, alimenta invece pensando di respingerle con lo schierarsi con questo o quel partito, purché sia quello che lo pone sotto l’ala protettiva dell’ imperatore.

 

LA MACCHINA DELL’ IMPERATORE

La macchina dell’ imperatore gira a vuoto: il sistema finanziario internazionale nasconde una contraddizione insolubile, esemplificata da due cifre significative.

A fronte di una produzione di beni valutata in 41 miliardi di dollari, la bolla complessiva del debito ha raggiunto 400 mila miliardi di dollari.

L’ ingiustizia domina il mondo, miseria, paura e dolore soffocano l’ esistenza, fame e malattie imperversano, la ricerca scientifica è vincolata ad interessi di parte, ed è condizionata dalle esigenze del mercato, dai profitti delle industrie e dalla scarsità dei finanziamenti, la conoscenza ufficiale è conservazione di se stessa.

C’ è un cover-up, un’ auto-censura dell’ informazione, per escludere tutto ciò che potrebbe travolgerla.

La scuola è un accumulo di nozioni e di obblighi contro natura, per questo perde colpi, ogni disciplina si fonda su basi, prive di fondamento.

 

IL BLUFF DELLA SCIENZA

 

Nessuno sa che cosa sia spirito e materia, ma la maggior parte della gente ha pensato di schierarsi per il nobile spirito e disprezzare la materia.

La fisica che si occupa di atomi non sa dire cosa siano.

La chimica che studia le molecole, quindi i legami tra atomi, non conosce la forza che li genera.

La biologia che studia la materia organica non sa cosa sia la vita, la medicina che cosa sia la malattia, la psicologia che cosa sia la psiche.

Insomma la macchina sta perdendo energia, perché non serve a produrre quello che serve ai popoli, ma solo quello che serve a mantenere se stessa.

 

LA SINDROME DI STOCCOLMA

 

Si confida nel sistema politico e finanziario mondiale gestito, secondo vari studi da circa 300 famiglie principesche o proprietarie di industrie e di banche.

Si punta sui loro diretti collaboratori, i governi del pianeta o nelle alte gerarchie della chiesa, circa 100.000 individui, più o meno occulti, senza considerare quanto invece la loro crescente impotenza a risolvere i problemi del mondo sia la prova di quanto l’ umanità si lasci ingannare, disposta a vendersi per un pugno di dollari, e guardi a loro con una assurda, cieca fiducia in preda ad una gigantesca sindrome di Stoccolma a causa della quale le vittime sono succube dei loro carcerieri e gli oppressi sono dominati dall’ amore per i propri carnefici.

 

L’ ILLUSIONE DELLA FIDUCIA

NEI DECANI DELLA “CONOSCENZA”

 

Le folle si lasciano convincere facilmente da questi gruppi o lobby, che trasmettono la “cultura” a favore di questo sistema, facendo propria l’ opinione, falsa, che questo mondo è l’ unico possibile e che l’ unica modalità di vita sia quella che conduciamo in questo mondo.

Servo e padrone: è il solito dualismo, che nasconde la “terza via” e l’ illusione è la “democrazia”, un metodo per sanare le disuguaglianze, che significherebbe scegliere tra due candidati, in alternativa reciproca, ed entrambi eternamente deludenti.

Di fatto nel tenere sempre in piedi due partiti, due poli, due schieramenti, due popoli, due nazioni, due squadre, due contendenti non c’è conflitto di interessi, sono entrambi utili al dualismo e alla sua conservazione.

Famiglia, scuola, chiesa, società e politica poggiano su tale principio, che a sua volta, come un micidiale boomerang, si ripercuote su famiglia, scuola chiesa, società e politica.

 

LA POLARIZZAZIONE DEL CERVELLO

 

Il cervello umano è stato condizionato a pensare in un solo modo, quello duale, nascondendo l’ assoluta unicità della vita, che per esistere non ha neppure bisogno di interconnessioni, perché già é, una, indivisa ed indivisibile, unica ed indissolubile nelle sue infinite manifestazioni da “Computer Centrale” autorigenerante e semmai “auto-duale”.

L’ ignoranza, il dualismo, il “frutto proibito” che si alimenta di questa realtà fatta come si crede di “bene” e di “male”, di “buoni” e di “cattivi”, di “positivo” e “negativo”, di “quantità” e di “qualità”, di “eletti” e di “inferiori”, come categorie separate, è lo specchio della mente duale che fa tanto il gioco dei potenti.

 

 

 

LA FINE DI MATRIX

 

Sembra un sogno: ma ora siamo alla fine del film su “matrix”. E’ come se stessero scorrendo i titoli di coda della sua proiezione, annunciata dall’ Apocalisse, ma non nel senso della fine del mondo, bensì del tempo relativo, cioè del collasso dell’ immaginario collettivo.

E’ il potere che sta morendo ed agita il panico della fine planetaria.

E’ la mente duale che si crede un “io diviso”, “a parte” e ” da parte” dal resto e teme di uscire dal film che finora ha chiamato “realtà”.

Ma in realtà si tratta di un parto, che non è un miracolo, ma un processo naturale, partito da un embrione fisico e mentale e che ora si compie sia nel grande che nel piccolo, indivisi, nel grande Essere, nella Terra, come nell’ essere umano, contemporaneamente.

 

 

 

IL CANALE DEL PARTO

 

Le doglie annunciano che il tempo per la nascita sta accelerando.

Il campo sulla superficie terrestre, infatti sta diminuendo.

Il fenomeno è noto come “global dimming” e la sua causa è la Forza ED.[2]

Questa, per interazione con la materia nucleare che compone la superficie terrestre e l’ intera matrix visibile (EM), ne sta cambiando lo stato.

Contestualmente il “global dimming” dipende anche dall’ altro effetto: “il global warming”, il riscaldamento che sta aumentando la temperatura della Terra e sciogliendo i ghiacci della Terra, quelli polari in particolare con maggiore celerità di tutti gli altri.

Il che significa che il riscaldamento terrestre non dipende solamente dall’ effetto serra e dalle emissioni dei gas industriali ( protocollo di Kioto ), ma anche dal crescente calore che sta rilasciando il cosiddetto “sole centrale” o cuore della Terra a cristallo liquido.

 

 

 

3 GIORNI DI BUIO:

LA TRACCIA DEBOLE E QUELLA ELETTROMAGNETICA

 

La luce EM, che trasmette le immagini sta cambiando. Ci sarà come già è successo sulla Terra circa 8000 anni fa ( l’ ultima volta, ) l’ inversione dei poli elettromagnetici e 3 giorni di buio ( di cui parlano i Vangeli, ( Cap. 12 ), ed anche il popolo andino degli Hopi ).

La catastrofe riguarda solo le apparenze, perché il cambio delle stagioni cosmiche fa parte del processo della fisiologia del processo universale.

 

 

LA FISICA QUANTISTICA,

LA PROVA SCIENTIFICA DELLA REALTA’ DELL’ UNO.

 

La vita in apparenza può determinare catastrofi nelle forme, ma in nessun caso può distruggere SE STESSA nella sostanza. Ad impedirglielo è la sua unicità, oggi intuita anche dalla fisica quantistica, per la quale il soggetto, l’ oggetto e l’ evento non sono 3 entità separate[3] come postulato dalla relatività di Einstein ( Paradosso EPR ), ma compartecipi di una stessa realtà, quella vera indicata dalla forza debole e manifestata dalla luce pesante con le sue 2 particelle messaggere ed il fotone pesante ( W+ Z°0 W- )

Queste sono le ultime acquisizioni di laboratorio della fisica moderna che sono partite nel 1960 e nel 1982 dalle esperienze di Bell e di Alan Aspect con l’ enunciazione del principio di “non località” ( informazione e comunicazione istantanea di ogni particella presente nel cosmo intelligente e vivo ) e quindi dell’ abbattimento del concetto dello spazio-tempo, per poi approdare agli studi di Carlo Rubbia sulla particella Z0

 

 

LA CINTURA FOTONICA

 

La cosiddetta “cintura fotonica” non si trova solo all’ esterno della materia nucleare, bensì anche all’ interno.

Si riferisce ad una particolare energia di luce prodotta dal salto quantico di fotoni in grado di passare da una vecchia banda di energia a “spin” inferiore ad una nuova a “spin” superiore.

In particolare si tratta di una banda di energia ricca di fotoni non ordinari ( quelli per intendersi che possono solo trasmettere le immagini), ma di fotoni “pesanti” “Z°”, portatori del “messaggio” (informazione ).

La sua influenza sulla natura e struttura delle cose è straordinaria, ma l’ azione più straordinaria è quella che essa esercita soprattutto sull’ uomo.

Infatti il salto quantico interno accresce lo “spin”, cioè la coscienza individuale, mentre parallelamente fa crescere la coscienza di massa in modo che una nuova potenzialità conoscitiva si estende anche a chi prima non sapeva niente.

 

 

LA RISONANZA DELTA E GLI SPIN

 

Negli stessi laboratori di fisica è stata osservato il fenomeno della “Risonanza Delta” (Δ+) o inversione dello spin (-1/2, rotazione sinistra ) in (+1/2, rotazione destra ).

Cioè uno dei 3 quark che costituiscono un “nucleone” inverte il senso di rotazione. Allora i 3 quark del nucleone puntano tutti nello stesso verso e lo spin del nucleone si triplica . Da 1/2 diventa 3/2 e la sua energia aumenta del 30%, da 1 Mev a 1.3 Mev. Si crea cioè quello che in fisica viene definito un “salto quantico” della massa nucleare.

Per un attimo la luce elettromagnetica si ferma ed emerge lo “stato oscuro” ( luce debole/pesante), l’ altro dei due lati della luce ( quello collegato come forza debole alle emozioni, da emo=sangue e azione=forza) e che ha per terminali i 100.000 miliardi di cellule del corpo umano, comprese tra 10.000 miliardi di neuroni ed un numero incalcolabile di ricettori organici distribuiti come una rete di Internet in ogni parte e organo del corpo umano.

 

 

 

Il FENOMENO DELLO SPIN-FLIP

 

Il fenomeno è definito dai fisici con il nome di “spin-flip” e può verificarsi sia come evento isolato o innescare un effetto domino.

Ora, poiché è palese il rapporto della forza ED con il sistema delle emozioni, talvolta, rovesciando la situazione, una forte emozione , uno shock, per esempio, è capace di allineare i suoi spin e per un attimo il tempo si ferma.

Questo processo, sembra incredibile, fa parte del progetto genetico che prevede un cambio della struttura della materia che compone l’ intera biosfera.

 

 

L'UNIVERSO OLOGRAFICO

 

Ma quello che è ancora più spettacolare è riconoscere come questo fenomeno, relativo all’ atomo fisico, si riproduce con le stesse modalità sia livello di ““atomo planetario” che di “atomo cosmico”.

Il che conferma la cosiddetta struttura “olografica” dell’ universo, ipotizzata da David Bohm, da Karl Pribram e da Dennis Gabor, che nel 1947 si guadagnò il premio Nobel per aver intuito, lui per primo, che l’ “l’ INTERO in ogni sua parte è UNO”.

 

 

LA MIGRAZIONE DEI POLI

 

Dal maggio 2002 giornali scientifici autorevoli , quali Nature, Science e New Scientist hanno incominciato a pubblicare articoli in cui si parla dello spostamento del polo dall’ America al Canada. Per questo spostamento i geologi avevano previsto un periodo di tempo di qualche migliaio di anni, ora diventati un centinaio.

 

 

 

LA RISONANZA DI SCHUMAN

 

La Terra intanto sta rallentando la rotazione fino allo stop ( ““Punto Zero”) e all’ inversione del suo spin, mentre il suo magnetismo sta diminuendo.

Per migliaia d’ anni la risonanza di Schuman (frequenza, pulsazione) è stata di 7,83 cps. Ora è sui 12 cps . Ciò significa che la durata della nostra giornata, pur continuando ad essere considerata di 24 ore, in realtà corrisponde a 16 ore del vecchio standard.

Più aumenta la frequenza della vibrazione e più aumenta la energia fotonica che viene rilasciata alla Terra.

Dal 2 giugno 2002, dai monitoraggi eseguiti in alcuni centri specializzati d’ America, pare che le frequenze della Terra siano aumentate di 1 ottava.

Un giorno, come risulta da antichi testi sacri, pare attendibili, il sole sorgerà ad ovest e tramonterà ad est.

Questo è già avvenuto. Sarà l’ annunciato “Punto Zero.

 

 

LA SCIENZA ANTICADELLE CORRISPONDENZE

 

Noi per ora osserviamo solo che a dar retta al grande Emmanuel Swedemborg, il Leonardo di Vinci svedese del 1688, non sarebbe troppo scandaloso ricordare che la scienza delle corrispondenze ( in questo caso tra microcosmo e macrocosmo ) è stata per gli antichi la prima di tutte le scienze.

 

IL “REVERSAL” DELLA TERRA

 

Quel che è certo, e questa è una inconfutabile osservazione di carattere astronomico, è che in corrispondenza del 21 dicembre del 2012, per la prima volta dopo circa 26.000 anni (25.920 per la precisione), il sole nascente è coinciso con il punto di intersezione della Via Lattea con il piano dell’ eclittica.

A questo riguardo allora molti astrofisici sono unanimi nel sostenere che questo allineamento con il centro della galassia farà affluire energia cosmica attraverso la terra, e che questo afflusso porterà tutti i terrestri ad un più alto livello di energia vibrazionale.

 

 

LA VIBRAZIONE ENERGETICA

E LA FORMA DELLE COSE

 

Diceva Johann Wolfang Goethe: “se non fossero “solari” gli occhi come potrebbero scorgere la luce”.

Dunque è la luce ( fotoscopio ) che configura l’ occhio ( per rivedere se stessa ).

E se non fossero “fonici” ( musicali ) le orecchie come potrebbero percepire il suono.

Dunque è il suono ( fonoscopio ) che configura l’ orecchio ( per udire se stesso ).

Alla luce di queste alte considerazioni, sentiamo allora nascere e svilupparsi in noi il seme di una profonda domanda. Cosa sta facendo la Terra ( e con essa il Cosmo e con l’ Universo l’ uomo ) ?

La risposta può essere di una semplicità disarmante, quanto giudicata di una portata alienante. Ovviamente tutto dipende se viene formulata da un punto di vista monistico o dualistico.

 

LA TERRA PROMESSA

 

        Traghettati al di là del due, ( e quindi usciti dalla prigione del molteplice ) la “Terra Promessaa” non ci appare più come un piccolo lembo di terra in Medio Oriente, come molti hanno creduto e per il quale perfino combattuto e massacrato.

La Terra promessa, tanto sognata ed agognata, dopo la traversata del deserto della “conoscenza”, ma non della “sapienza”, è ed è sempre stata un panorama che a chiunque si apre quando si vede che il vero Dio di cui siamo “cellule

 

GESU’ ED I 22 ARCHETIPI

 

L’ Uno risolve i conflitti, i contrari, gli opposti, perché elimina la loro causa: il due, la divisione.

Gesù ha detto: “ Vi stupirete quando vedrete a chi assomigliate, ma mille e mille volte più grande sarà il vostro stupore quando scoprirete i 22 archetipi che esistono da sempre e non nascono e non muoiono e non si fanno vedere. Per conoscerli non bisogna essere divisi. Bisogna essere UNO e solo allora, chi li conosce si libera dal ciclo delle morti”. ( Vangelo di Tommaso Apostolo, log. 83 ).

Se l’ uomo non fosse divino ( “hh ) come potrebbe l’ Uno, Dio, percepire se stesso, cioè la proprio totalità infinita? Dunque è l’ Universo che configura l’ uomo ( cosmoscopio ) per identificare se stesso.

 

Il MESSAGGIO MANCANTE

 

Si può dire questo? Si può lanciare al mondo questo messaggio mancante??

Difficile è confrontarsi con la forza dei cospicui fondi auriferi, i servizi segreti, le industrie ed i giacimenti di petrolio, le multinazionali.

La macchina per funzionare ha bisogno dei suoi elettori e dei suoi credenti, delle sue vittime sacrificali.

Difficile che si lasci sfuggire i suoi “operai” ed i suoi “operatori”, tutti invitati a stringersi intorno al suo manovratore ( pastore? ). Chi non lavora alla macchina e ne scopre il bluff è emarginato.

Gridare al lupo cattivo è il modo migliore per isolarlo e per invitate i “buoni” a neutralizzarlo, anche se dorme sonni tranquilli.

 

I MACCHINISTI CAMBIANO,

LA MACCHINA MAI

 

Cambiare il volto degli addetti alla macchina non è mai servito ad arrestare la macchina e la sua logica dello sfruttamento e dell’ annientamento di tutto e di tutti.

Le operazioni camaleontiche sono l’ anima della macchina. Questo la macchina lo sa bene. Per questo ha scelto il commercio e la pubblicità come suo perno.

Su quel perno, perfettamente controllato, sta girando tutto il mondo, ignaro dei 60 milioni di morti per fame ogni anno, in maggioranza bambini, intere popolazioni sterminate, sofferenze inaudite delle nazioni povere, stragi e disastri che non fanno notizia.

 

IL COMBUSTIBILE DELLA MACCHINA

 

Il combustibile della macchina è la credulità di Adamo. Per arrestarla, basta girare la “chiave” che accende il suo motore. Smettere di consumare le sue risorse, quei beni che al 90% fanno male.

I beni sono quelli imposti da “un potere occulto”, beni indispensabili, per i quali nessun governo bada a spese per tenerli in efficienza ed aggiornati: mercato globale, petrolio, finanze, economia, supertecnologia, etc., il tutto per combattere un nemico inesistente, ma sempre necessario da combattere.

Inventare un Dio degli eserciti che passa il tempo… a guerreggiare SE STESSO è il trucco diabolico degli “eletti” per passare da “seletti” agli occhi della gente.

Bisogna che la gente creda di essere minacciata da un nemico presente giorno e notte e quest’ incubo dura da che è cominciata questa storia tragica del dualismo.

Questo è lo scandalo della Vita che noi siamo andati denunciando dall’ inizio di questa rivelazione.

Il vangelo che ci hanno proposto le vecchie teologie non significa “la buona novella”. La parola è stata artatamente corrotta. Il termine originale era “evangelo, da “evanghelos”, messaggio.

Noi abbiamo tentato qui di riproporlo nella sua originale, attuale ed antica versione.

Il Dio di domani è UNO.

Ce la faranno adesso i nostri eroi a scoprire che il “Dio intento a Dare” attraverso di loro per tornare a rivedersi come UNO, non è più il Dio duale di ieri?

Pace, amore, giustizia, fratellanza, libertà, uguaglianza ( nella diversità ), benessere, armonia, tutti miraggi umani che per ora rappresentano una irraggiungibile araba fenice, dipendono, per la loro realizzazione, solo dal livello della coscienza di chi deve dare la risposta a questa domanda.

 

IN ATTESA DEL DOPOSBRONZA

 

Perché oggi si assiste ad un folle essere umano, dalla mente “alcolizzata “, in preda ad un cieco e cupo vaneggiamento della “coscienza”, ed in balia di una sorta di “sbronza” psichica ( perché questo è esattamente quello che sta avvenendo oggi nel cuore dell’ umanità ) a causa della quale l’ individuo, vedendoci “doppio” , combatte, odia, incrimina, discrimina, sottomette, ammorba, distrugge, litiga e se la prende sempre con un “Altro

 

 

Prof. Vittorio Marchi


 

 

La forza debole (o campo nucleare debole) è stata scoperta negli anni 70. Dirige la fusione nucleare di tutte le stelle dell’ universo. E’ la causa dell’ evoluzione della Terra prodotta dal suo nucleo centrale ( cristallo liquido ). E’ mascherata dalla luce elettromagnetica (EM) , che, come un velo formato dalla magnetosfera, avvolge come un utero tutta la Terra ( Ved. il mito della caverna di Platone ). Non si può dunque vedere, ma si può sentire sotto forma di emozioni, percezioni, amore, eros, etc.

La forza debole oltre a trasformare il cuore delle stelle, sta trasformando anche quella della Terra. Il lato debole della forza è anche quello che sta trasformando il PC dell’ essere umano che è il cervello, una vera e propria antenna cosmica.

 

 

(*) I due lati della forza (campo) elettrodebole ED:

 

 

· La luce elettromagnetica mostra solo il visibile (5%)

crea l’ orizzonte illusorio ( orizzonte degli eventi )

crea lo spazio ed il tempo

è una matrix ( realtà apparente o virtuale )

 

· La luce debole trasmette amore, emozione, coscienza, eros

unisce il visibile all’ invisibile

dirige l’ evoluzione cosmica

provoca l’ alchimia ( la trasmutazione delle sostanze )

trasforma la materia nucleare

 

 

1) La luce elettromagnetica è il lato oscuro che sta diminuendo.-.

2) La luce debole è il lato luminoso che sta crescendo.-

 

Gli effetti evidenti:

Il cambiamento del clima

La follia umana apparentemente crescente

La diminuzione del campo magnetico terrestre

L’ aumento della sismicità

 

 

 

 

II Meeting Internazionale

"La vita e le sue origini"

 

promosso dal Centro studi Baktivedanta

di Calcutta

 

“God and the New Biology” Trad: 

“Dio e la nuova Biologia"

Intervento del Prof. Vittorio Marchi

(docente di Fisica Università La Sapienza di Roma -Membro del Comitato scientifico del "Mandir della Pace")

In un discorso sulla Religione, la Realizzazione, la Cultura e l’ Individuo estratto da “The Complete Works of Swami Vivekananda” lo stesso Swami, dopo aver parlato dei testi rivelati, dei Veda, della Bibbia, del Corano e dei libri sacri in genere con un grande saggio, un grande uomo santo del suo paese, concluse:

“Colui che non fa altro che compulsare e studiare libri religiosi, mi ricorda la favola dell’ asino che trasportava un carico di zucchero, ma non ne conosceva certo la dolcezza. L’ uomo non deve leccare i piatti dopo che altri vi hanno mangiato. Egli deve essere il suo proprio libro. Che valore c’ è nel dire e ripetere quello che dice o che ha detto a chiare lettere un altro molto tempo prima? Questa è istruzione, non è conoscenza. Con questo continuo ingurgitare minestre d’ altri è già un miracolo che non soffriamo tutti di dispepsia. Nessuno può insegnare la verità dalla bocca di un altro; né da un altro si può imparare la verità, né alcuno può insegnare niente agli altri. Non è di nessuna utilità ingoiare le dottrine che gli altri trasmettono. L’ unica cosa che si può fare è cercare di risvegliare nell’ altro la capacità di pensare da solo.

Io stesso parlo a persone diverse da me. La diversificazione è un segno di vita. L’uguaglianza richiama la morte. Una sola persona è identica a se stessa, e questi è Colui che viene chiamato Dio. La mia ambizione dunque è di parlare a uomini e donne e non a delle pecore”.

Molti anni fa, mentre parlavo con un uomo che indossava un abito talare e mentre mi intrattenevo con lui su gli stessi argomenti, suesposti a chiare lettere da Vivekananda “appena” un secolo prima, improvvisamente mi sentii chiedere:

 “Ma, insomma, per Lei chi è Dio?”. La risposta, come la domanda fu altrettanto secca: “

Dio non è Mistero – come dite Voi – ma è “MISTER-O, cioè Mister Ovunque”.

Un leggera sfumatura svelava l’ arcano, ma non fu percepita e anzi fu respinta.

Di recente mi è stato trasmesso il testo originale della preghiera, più conosciuta al mondo: il Pater Noster, scritto in aramaico peshitta di Occidente, dal testo di Matteo (6:9-13). Al primo rigo del testo nella traduzione letterale che qui riportiamo è scritto:

“Padre Nostro, che sei ovunque” e non “ Padre Nostro che sei cieli “.

Vivere alternativamente gli aspetti di questa realtà bipolare ha comportato grandi conflitti ideologici e l’ integrazione degli stessi oggi è alla base della Scienza per una nuova Conoscenza.

A creare questo inconscio riavvicinamento tra queste due incompatibili concezioni della Realtà, molto hanno inciso le ultime idee della fisica quantistica, il ramo della fisica che studia le particelle sub-atomiche ( elettroni, protoni, plasmoni, anomaloni, etc.). “ Intanto – come asserisce Jan Charon, fisico e filosofo francese, ricercatore e scienziato noto in tutto il mondo – “bisogna andare più lontano dei cromosomi sul piano dell’ elementare e andare di fatto, fino alle particelle elementari , quali le studia la fisica. E’ ciascuna di queste particelle fisiche - che compongono i cromosomi - che conterrebbe la totalità dell’ informazione, abitualmente associata invece all’ insieme del gioco cromosomico, in un dato individuo”.

Noi non dubitiamo della plausibilità della dichiarazione resa da Charon, il fatto è però che essa si riferisce ad un elettrone concepito, secondo i criteri della meccanica classica, come una piccola particella compatta, tipo una pallottolina che gira meccanicamente intorno ad un nucleo.

Mentre secondo la fisica quantistica l’ elettrone è una realtà che non possiede nessuna dimensione.

E anzi esso è visto come un “quantum”, una forma di energia che si diffonde all’ infinito nello spazio ( e qui si avverte già un primo approccio a qualcosa che ha la qualità dell’ Infinito o dell’ Ovunque).

Nel 1935 Albert Einstein trovava invece biasimevole questa considerazione, perché l’inesistenza delle particelle come corpuscoli vedeva compromessa la validità della sua teoria della relatività circa le nozioni di spazio (distanza) tempo e velocità limite della luce, minacciata da Niels Bohr con una nuova affermazione che destabilizzava nettamente la sua teoria. Diceva Niels Bohr: “ Tra i protagonisti di qualsiasi azione fisica al mondo non esiste alcuna distanza e nessuna separazione e tutto il sistema delle cose funziona all’ unisono con informazioni ed interconnessioni istantanee tra loro che abbattono qualsiasi barriera di spazio e di tempo”.

Aveva ragione Niels Bohr. Nel 1982 l’ equipe di ricerca dell’ Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, dimostrava in un esperimento rimasto celebre in tutto il mondo che tutti i componenti dell’ oceanica galassia elettronica del cosmo, a distanze indifferenti tra loro e una volta sollecitati in un punto, erano con perfetto sincronismo correlati ed informati sull’ evento prodotto in quel punto.

Pertanto tutti i concetti quali località, posizione od altro, in un contesto dove le cose sono invece non locali, come dimostrava l’ esperimento di Aspect, cessavano di avere un senso in un Universo, dove nulla è veramente separato dal resto.

David Bohm, il più grande fisico quantistico della Princeton University, paradossalmente un protetto di Einstein, precisò meglio in cosa consistesse il fenomeno. Si trattava di uno sconfinato oceano di presunte particelle tra loro interconnesse, ognuna delle quali si comportava come se fosse a conoscenza di ciò che ciascuna dei trilioni ( tanto per dare un numero ) di altre particelle stesse facendo, anche a distanza di anni luce l’ una dall’ altra.

Ma che cosa facevano tutte insieme, le presunte particelle, ragionavano? Erano dotate di coscienza o di visione a distanza? Insomma la realtà materiale dell’ Universo era una realtà totalmente intelligente? E come faceva ciascuna di esse ad essere una parte che conservava intatta la totale interezza ed indissolubilità del Tutto?

LA FISICA DELLA COSCIENZA O PSICO-BIO-FISICA

Solo una realtà pseudoelettronica universale, capace di interagire mentalmente con la realtà materiale, tipo una fisica della coscienza, come la definì nel 1967 il fisico Fred Alan Wolf, che permettesse di sviluppare un modello olografico dell’ Universo, poteva spiegare tutto questo.

Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica nel 1984, ebbe modo di dire:

“Sembra che le particelle elementari abbiano una tendenza mentale”.

Anche David Bohm, il grande fisico passato alla University of London non era contrario ad unire la coscienza alla fisica. Egli obiettava solamente che i suoi colleghi fisici lo facessero in modo sbagliato, frantumando la realtà col dire che una cosa separata, la coscienza, interagisce con un ‘ altra cosa separata, una presunta particella sub-atomica.

 Finchè tutte le cose dell’ Universo sono aspetti di UN INTERO egli riteneva che fosse privo di senso parlare di una coscienza da una parte e di materia dall’ altra, come interagenti. E più ancora David Bohm non si arrestava a questa semplice riflessione, ma spingeva avanti questa idea facendogli compiere passi da gigante. Intendendo tutto l’ Universo come parte di una continuità indivisa da ogni altra cosa (Undivided Universe ), nonostante l’ apparente separatezza dei suoi elementi, egli asseriva che lo stesso sperimentatore funzionava da strumento di misura, da laboratorio, da risultato sperimentale e anche da quella stessa brezza che soffiava dal di fuori del centro di ricerca su quelle stesse presunte particelle su cui indagava.

In somma l’ osservatore era l’ osservato.

E ne deduceva: ma, allora se tutte le cose dell’ universo hanno questa stessa radice comune, la coscienza, e se la coscienza non è altro che una forma più sottile di materia, ed è presente nelle varie gradazioni del celarsi ( implicito ) e del manifestarsi ( esplicito ), altrettanto privo di significato è dividere l’ Universo in cose viventi ed in cose non viventi. L’ INTERO, in ogni sua parte, o è tutto vivo o è tutto morto. E francamente, a giudicare dai fatti, non si può dire che ciò che appariva a Bohm della realtà e che è tutti i giorni sotto ai nostri occhi fosse un Mar Morto di esistenza. Pare invece che in questo senso si sviluppassero le convinzioni di Ilya Prigogine, fisico e chimico russo, premio nobel per la chimica nel 1977, mentre si occupava delle proprietà chimiche della materia. Finché una scoperta del tutto nuova non gli fece un giorno cambiare completamente idea. Ciò perché, sotto i suoi occhi i fenomeni di “austrutturazione” della materia mettevano in luce una proprietà radicalmente nuova della materia stessa. Vale a dire: egli si accorse, durante i suoi esperimenti, che esisteva una specie di trama continua che univa l’ “inerte”, il “previvente” ed il “vivente”, dato che la materia tendeva per costruzioni successive, a strutturarsi in modo da diventare materia vivente e a costituirsi in aggregati molecolari stranamente “intelligenti”.

La Biologia ed anche la Chimica spiegano che è a livello molecolare che avviene questa strutturazione. Quello che le due materie però non sono in grado di spiegare è secondo quali leggi questo fenomeno avvenga. Questa cosa è rimasta così enigmatica che Tutto ciò ha indotto Ilya Prigogine stesso, profondamente turbato dall’ onnipresenza di questo ordine stupefacente e soggiacente al caos apparente della materia, a dichiarare un giorno:

Quello che è sconcertante è il fatto che ogni molecola sa quello che fanno tutte le altre, contemporaneamente ad essa e a distanze macroscopiche.

 I nostri esperimenti ci mostrano che le molecole comunicano. Tutti accettano l’ esistenza di questa proprietV nei sistemi viventi, ma nei sistemi non viventi essa giunge quanto mai inaspettata”.

Ora, noi riteniamo che Ilya Prigogine merita il massimo rispetto. Basta dire che nel corso della sua vita egli ha ricevuto la bellezza di ben 53 titoli onorifici. Il limite tuttavia del genio di Ilya Prigogine è che egli non è stato un geologo “vedente”. Poiché, se egli lo fosse stato, come è successo a chi qui commenta, non si sarebbe fatto cogliere di sorpresa. Avrebbe sicuramente intravisto che la materia, da lui definita “inerte” in realtà non esiste. Che la materia insomma è tutta vivente e che la trama di questa materia continua anche nel presunto “postvivente”.

Per averne una prova è sufficiente partire da una considerazione. I virus hanno una struttura cristallina ( e sono considerati viventi ). I vari elementi chimici, i vari atomi hanno una struttura “cristallina” associata, struttura che insieme a quella di altri elementi chimici o atomi va a formare una struttura cristallina o reticolo atomico. Anche i loro omologhi più grandi ovviamente, i macro o fenocristalli, hanno una struttura cristallina. Essi non sono il risultato di una semplice reazione chimica.

Essi crescono e, come dice Katrina Raphael nei suoi libri, hanno capacità fenomenali: hanno un sesso e sono entità vive e coscienti. Infatti basta guardare dall’ alto la struttura che si osserva intorno al corpo umano. Si vede che i nostri campi energetici crescono in maniera esagonale, proprio come fanno i cristalli. Non c’ è dubbio che certe loro forme sono costruite con una “autointelligenza” che lascia sbalorditi. Quando poi arriviamo in fondo alla scala atomica, ci accorgiamo che non ci sono eccezioni note. L’ unica scoperta che ci si presenta è per altro una scoperta annunciata: “Tanto nel grande, così nel piccolo” ( come diceva il filosofo egizio Hermete Trismegisto ).

Lo scopriamo da una fotografia che ci permette di “vedere” la materia ( i coni azzurri sono atomi di ferro depositati su una lamina di rame) . Ma, con un metodo indiretto, utilizzando al posto delle lenti dei comuni microscopi, altri microscopi elettronici ad effetto tunnel, previsti dalla meccanica quantistica, si può arrivare a ricostruirne i modelli.

A questo punto c’ è da chiedersi: dove ci conduce la scoperta che l’ universo fisico osservabile, sia nel micro che nel macro, dagli elettroni e dagli atomi fino ai soli, alle stelle ai pianeti, alle galassie e alle nebulose, su su fino ai superclusters, è un tutto che non è fatto altro che di materia viva, vibrante sotto forma di un immenso oceano di energia pensante?

Evidentemente ad un sistema in cui il “previvente”, il “vivente” ed il “postvivente” formano un sistema unico vivente e continuo, dove non c’ è traccia di caduta nel nulla e dove tutte le cose tra questo e qualsiasi altro mondo si tengono e sono illimitatamente collegate e connesse tra loro.

Per cui sia nell’ implicito ( invisibile ) che nell’ esplicito ( visibile ) tutto si riassume nel divenire di una “Sostanza infinita”, di un’ unica fonte eternamente creatrice di se stessa, che, come dice anche David Bohm, si trova oltre lo spazio ed il tempo.

Per millenni siamo stati educati a concepire la materia come una massa grezza e bruta, una sostanza ritenuta inanimata dalle vecchie idee della tradizione scientifica. La verità è che la materia ha un rovescio incredibilmente strabiliante sullo spirito e che questo dal canto suo è inseparabilmente intrecciato con la materia. E che l’ una influisce sull’ altro è viceversa. La verità è che la mancanza di distinzione tra le due realtà e la loro indissolubile interconnessione sono tutte qualità che entrano a far parte di un universo olografico, dove l’ intero coincide con ogni sua parte, e dove quindi lo SPIRITO E’ MATERIA.

Quasi avvertendo una perdita di confini tra le due realtà, visibile ed invisibile, dichiarava David Bohm: “ Alla base dei due piani di esistenza, quello fisico e quello spirituale, c’è sempre un’unica realtà. La separazione tra i due in materia e spirito è una astrazione, perché la sostanza è sempre una”. Si può infatti dividere fin che si vuole l’ Intero di ogni cosa in milioni di miliardi di “pezzi”, ma ogni volta fino all’ ultima, la minuscola microcopia della Matrice ricupererà sempre l’intera informazione necessaria per ricreare intelligentemente e per intero l’ immagine completa delle sue origini iniziali. Karl Pribram, grande neurofisiologo presso la Standard University decise di prendere in seria considerazione questo aspetto, quando si rese conto che, asportando per motivi clinici fino al 90% di porzioni di cervello di un individuo, il paziente trattato chirurgicamente non subiva mai la perdita di ricordi specifici. Dalle ripetute prove mediche eseguite otteneva sempre che i ricordi risultavano distribuiti. Incominciò allora a farsi strada in lui il sospetto che il pensiero non dovesse concepirsi più localizzato nel cervello, ma che dovesse avere una dislocazione “non locale”, proprio come i presunti elettroni di David Bohm. Il quale, dal canto suo, in colloqui privati ammise spesso di credere che l’ Universo fosse tutto Pensiero.

Proprio come la pensava l’ altro grande fisico Jeans James, anche lui dell’ avviso che l’ Universo, più che una grande macchina dovesse essere un grande Pensiero.

Dopo questi risultati la stessa Candice Pert, primario di biochimica cerebrale al National Institute of Mental Heath è stata costretta ad ammettere di non essere più in grado di dire dove il cervello finisce e dove la mente ed il corpo iniziano Dice bene allora Keith Floyd, uno psicologo del Virginia Internont College che, diversamente dalla collega, l’ ha intuito:

“Al contrario di ciò che tutti credono, sembrerebbe non essere il cervello a produrre la coscienza, ma piuttosto la coscienza a creare la struttura del cervello – la materia, lo spazio, il tempo ed ogni altra cosa che abbiamo il piacere di interpretare come universo fisico” .

Non possiamo più escludere allora che sia il Pensiero ( eterna vibrazione ) onni-permeante l’eterno scultore che plasma la morbida argilla del corpo e la tenera creta di tutte le cose. Senza dubbio questa è la cosa più conturbante che possa capitare di capire ad un uomo. Peccato solo che abbiamo la sfortuna di non rifletterci mai, perché fin dall’ infanzia siamo educati a pensare concretamente di essere una realtV “solida”.

E noi siamo così profondamente convinti che i nostri corpi siano così solidi e così oggettivamente reali che ci sembra assurdo considerare l’ idea che noi ( come del resto tutte le cose) possiamo non essere altro che Pensiero Sottile coagulato in un nucleo denso, materializzatosi in una forma o guscio che ci serve unicamente per agevolare il nostro transito sulla terra. Alle corte, si tratterebbe semplicemente di una “Sostanza infinitamente vibrante” (dal biblico “Verbo”, Vbr…che significa vibrazione ). Il fatto è che nel chiamarla Dio noi non ci crediamo e così noi non ci rendiamo conto di intrappolare la nostra mente in un circolo vizioso, dal quale solo raramente riusciamo ad emergere nel corso della vita. La consideriamo una realtà impossibile perché invisibile ed impercepibile e quindi non siamo ancora abbastanza maturi e padroni delle nostre emozioni, attitudini e convinzioni per affrontare l’ evidenza che noi siamo effettivamente “Colei che, nella sua eterna mutazione, finisce sempre di volta in volta per rivelarsi a se stessa”.

Prof. Vittorio Marchi

 

 

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